Reforma wspólnej organizacji rynku wina

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2008

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Wydawnictwo Naukowe UAM

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Reform of the European wine sector
La riforma dell'organizzazione comune di mercato del vino

Abstract

Difficult situation in the sector of the European wine products led the Community legislator to undertake a thorough examination of the legal mechanisms recently used in the process of administering the wine market. Increasing pressure from the new world wines together with growing surpluses and falling competitiveness of the EU wine production required a rapid response from the agricultural acquis. Thus, the aim of the paper is to analyse the main concept of the proposed legal framework in the light of the ongoing discussion at the EU level on matters related to crisis and risk management tools, climate change mitigation and, above all, to the future of the entire first pillar together with its relation towards the single payment scheme. The main findings of the considerations carried out in the paper bring several answers to what the possible future of the agricultural acquis might be. One should take particular account of the expected growing use of the subsidiarity principle which allows the Member States to take over main responsibilities for managing the situation in the sector to gether with the application of sector specific instruments. In addition to this, the reform empowers the Member States to decide on such sensitive issues like the prolongation of the planting right regime or allocation of funds among the farmers by way of payment entitlements distribution. Finally, the reform opens the door for the possible development of vine plantings in certain Member States where the level of wine production remains relatively low and persists to maintain regional, or even local character.
La difficile situazione del settore vitivinivolo comunitario ha comportato la sottomissione del finora vigente strumentario giuridico dell’organizzazione comune di mercato ad un ’attenta valutazione e revisione. Infatti, la crescente pressione esterna proveniente da parte dei vini del Nuovo Mondo, nonché le sempre crescenti eccedenze produttive comunitarie e il calo delta competitivitá della produzione comunitaria hanno reso necessario un intervento del legislatore comunitario. L'importanza delle misure giuridiche previste nella bozza dell’accordo politico supera l’ambito della ritorma del mercato del vino ma rappresenta un grande contributo nel dibattito sul futuro modello della Política Agrícola Comune. Perció lo scopo dell'articolo é l'analisi dei principi che stanno alia base delle soluzioni proposte nella riforma e ció alia luce della discussione che si svolge a livello comunitario sul concetto di gestione del rischio e delle crisi in agricoltura, sulla prevenzione dei cambiamenti climiatici e, soprattutto , sul futuro dell'intero strumentario del primo pilastro della Pac, tra cui anche il sistema dei pagamenti diretti. Le considerazioni svolte conducono a conclusioni riguardanti il potenziale modello del diritto agrario comunitario. Particolare attenzione va data al possibile aumento del ricorso da parte del legislatore comunitario al principio di sussidarietá inclusa la possibilitá di decidere sull’applicazione degli strumenti di mercato. Inoltre, la riforma rafforza la posizione dei Paesi Membri relativamente alia possibilitá di decidere sulla proroga del regime di diritto all'impianto o sull’allocazione dei fondi finanziari in favore degli agricoltori attraverso la distribuzione dei titoli all'aiuto. Infine, la riforma apre le porte alio sviluppo delle coltivazioni vitivinicole nei Paesi Membri in cui il livello di produzione del vino é relativamente basso, poco significante e principalmente di carattere regionale o addirittura lócale.

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Citation

Przegląd Prawa Rolnego, 2008 Nr 1 (3), s. 148-174

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ISBN

978-83-232-2169-2

ISSN

1897-7626

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